Uno dei contenuti più rilevanti dell’ultimo congresso della CGIL riguarda l’intenzione e l’ambizione di riuscire a contrattare i processi di trasformazione digitale.
Si mette così al centro dell’attenzione e dell’iniziativa sindacale non solo la contrattazione delle “conseguenze” dei processi di trasformazione digitale sulla condizione di lavoro - e di non lavoro - ma l’intenzione di modificare le conseguenze intervenendo sulla “cause” che le determinano, cioè sulla forma e la direzione dei processi di innovazione, e sulle caratteristiche stesse dei dispositivi digitali che li rendono possibili.
Riuscirà il sindacato a dotarsi di una capacità di contrattazione adeguata alla complessità di questo obiettivo? Riusciranno le imprese a considerare l’iniziativa sindacale come l’opportunità per migliorare la qualità sociale dei processi di innovazione?
Ne discutono Valeria Cirillo, Cinzia Maiolini e Giulio De Petra