Tecnologia e diritto d'autore
Lo sviluppo della tecnologia interessa anche il settore della cultura e dell’intrattenimento, sollevando nuovi problemi nel campo del copyright.
Il Politecnico di Torino presenta
Lo sviluppo della tecnologia interessa anche il settore della cultura e dell’intrattenimento, sollevando nuovi problemi nel campo del copyright.
La storia di Primo Levi è ben nota.
Le note di Ancora fuoco di Renato Zero aprono l’incontro con la scrittrice Valeria Parrella al Festival.
Fino a ieri alla tecnologia si chiedeva di risolvere questioni da “vili meccanici”; all’umanesimo, di aggiungere, all’occorrenza, un supplemento d’anima. Ora, fortunatamente, non è più così. Dimostrarlo attraverso un lavoro insieme teorico e pratico è il compito di Scienza Nuova, l'istituto di studi avanzati interateneo tra Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino, che inizia ora la sua attività. La presentazione illustrerà i principi del nuovo dialogo attraverso esempi che riguardano da vicino la città di Torino e il suo futuro.
La nostra sembra essere un’epoca senza miti: per effetto della scienza e della tecnologia, le antiche narrazioni sarebbero state rimpiazzate da conoscenze verificabili e pratiche innovative. Eppure, attualizzando Honoré de Balzac, ancora oggi “i miti sono dappertutto e spiegano tutto”: la riflessione critica sui miti aiuta anzi a comprendere la presenza della tecnologia nella nostra vita. La serata sarà accompagnata da documenti delle Teche RAI sui miti della tecnica presenti nella fiction, nell’informazione, nel dibattito culturale e politico.
La condizione umana è strutturalmente tecnica, contrariamente a differenti interpretazioni. L'uso di strumenti esosomatici fornisce infatti la base per il cammino infinito della conoscenza intesa come lavoro sociale. A questo contribuisce la formazione tipicamente umana del discorso, la cui interpretazione pone tuttora problemi di comprensione.
Le nuove tecnologie di cui parliamo tutti oggi e in occidente richiedono pensiero innovativo per il loro sviluppo e spesso alternativo per evitarne effetti perversi sulla società e l’ambiente. È allora interessante conoscere tecnologie di ieri e di culture non occidentali per saper diventare innovativi e alternativi.
Torino tra '800 e '900 fu la porta dell'Italia sulla modernità. Di qui passarono il darwinismo e il positivismo, l'automobile, l'aviazione, il cinema, la moda. Torino e il Piemonte restituirono più di quanto avevano ricevuto: dal motore elettrico di Galileo Ferraris - che l'inventore non brevettò per metterlo a disposizione dell'intera umanità - alla nitroglicerina di Ascanio Sobrero - che Alfred Nobel trasformò nella dinamite. Con Giorgio Caponetti riscopriremo le radici della Torino industriale di Giovanni Agnelli e del suo antagonista Riccardo Gualino.
Il rapido cambiamento legato al diffondersi delle tecnologie digitali - dalla musica al cinema, dalla televisione ai videogiochi - ha reso sempre più importante il dialogo tra tecnologia, diritto ed economia. Come cogliere le grandi opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico assicurando il rispetto degli interessi - economici, culturali, civili - di tutti?
Il rapporto tra cultura e tecnologia è complesso: ci sono una cultura della tecnologia, una cultura nella tecnologia, una cultura sulla tecnologia che si manifestano nella letteratura, nella cultura popolare, nelle direzioni di sviluppo delle stesse tecnologie, non solo quelle della comunicazione, per quanto più sensibili di altre in quanto veicoli di cultura.