Max Casacci dei Subsonica racconta la sua storia di "estrattore di suoni": creare musica a partire dai rumori della natura e delle macchine
Il rapporto tra musica e tecnologia è sempre stato molto stretto. Invenzioni tecniche ed evoluzioni sonore si intrecciano nella storia della cultura e della musica in particolare.
Il fondatore e chitarrista dei Subsonica, Max Casacci, porta al Festival la sua esperienza di “inventore musicale” e ne parla con il giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni.
In qualità di “estrattore di suoni” – definizione di Iacoboni – Casacci ama trasformare in musica suoni e rumori generati da fenomeni naturali e non solo: tra le altre cose, Casacci ha campionato il suono di una vettura di Formula 1 della scuderia Red Bull.
“La tecnologia ti costringe ad avere un rapporto ancora più umano con la tua creatività – spiega Casacci – ancora meno mediato di quanto non si pensi”. Il suo rapporto con la tecnologia è ambivalente: da un lato viene usata per accorciare i tempi lavorazione di un disco – “che non sempre è un bene” commenta – perché permette di lavorare insieme agli altri musicisti anche a distanza e in tempi diversi.
Se però consideriamo la musica elettronica, in cui il musicista usa anche le disfunzioni del mezzo tecnologico, allora la musica può diventare addirittura autogenerativa.
Casacci ricorda di quando, grazie a una specifica strumentazione tecnologica, è riuscito a estrarre il suono di un fenomeno naturale nato tra le rocce, dentro la terra, trasformandoli in musica senza aggiungere altri strumenti, ma semplicemente rimaneggiando la registrazione. Ha esaltato determinati suoni ed eccitato determinate armoniche.
Una volta ha anche trasformato i suoni della città di Torino in una canzone ritmata. Un altro progetto è l’opera sonora Watermemories, in cui la musica viene creata a partire dal suono di semplici gocce d’acqua.
I dati sono al centro anche del rapporto tra tecnologia e musica. I dati sono ovunque e ci richiamano alla consapevolezza per interpretarli in modo corretto anche quando manipoliamo le onde sonore.
La registrazione integrale dell'incontro