Siamo circondati da numeri. I computer ne elaborano enormi quantità e i mezzi di comunicazione li diffondono di continuo. La soglia di sopportazione del cervello umano ormai è stata superata: dobbiamo imparare a gestire la situazione per smascherare le informazioni false
Un'immensa mole di numeri ci circonda, ci assedia, ci confonde. Numeri di ogni tipo, che corrispondono a dati di ogni genere. La mente umana rischia di essere travolta e schiacciata da questa valanga di informazioni spesso mal gestite o, peggio, mai gestite.
Brian Kernighan - docente di Computer science all'Università di Princeton – parla al Festival degli effetti di questa quantità di numeri sulla società e della confusione che un tale flusso finisce per generare.
Possono nascere incomprensioni dal tipo di notazione che viene usata e dagli ordini di grandezza che si prendono in considerazione, differenti da quelli a cui siamo abituati normalmente. Per ovviare a quest’ultima problematica, una soluzione proposta da Kernighan è quella di riscalare gli ordini di grandezza, per esempio riferendo i numeri relativi al debito pubblico di una nazione a una scala minore, come per esempio i singoli cittadini, passando da cifre espresse in milioni di miliardi a riferimenti più vicini, per facilitare la comprensione dei fatti e delle situazioni.
Inoltre, secondo Kernighan è importante per l’umanità essere capaci di stimare correttamente l’ordine di grandezza di un evento. Un esempio banale è la domanda: quante foglie ci sono su un albero?
Capita sovente, poi, che numeri e statistiche vengano manipolati o mostrati in maniera del tutto fuorviante, con il solo intento di mentire o nascondere la verità. Questo succede, per esempio, quando vengono riportate cifre molto grandi in maniera molto precisa, per conquistare la fiducia del pubblico, oppure quando si espongono graficamente dati statistici variando la scala su un asse: in questo modo si induce a credere che una piccola variazione percentuale di un certo trend sia, invece, decisamente drastica.
I meccanismi di difesa da queste vere e proprie frodi numeriche, spiega Kernighan, sono diversi. In primo luogo bisogna conoscere il nemico, vale a dire imparare a scovare i mezzi usati da chi vuole confondere le acque; poi bisogna fare sempre attenzione alle fonti dei dati; in ultima istanza usare sempre due strumenti efficaci e a disposizione di tutti: il buon senso e l’esperienza, perché se una cifra sembra incredibile, probabilmente è anche poco trasperente.
Ai giovani ingegneri Brian Kernighan consiglia di imparare ad adattarsi in fretta all’ambiente che li circonda, adeguandosi ai tempi della modernità e del costante cambiamento della tecnologia, cercando anche di migliorare, insieme alle capacità puramente tecniche, anche quelle comunicative.