"In Italia facciamo pena rispetto al riconoscimento dei talenti e alla promozione del nostro patrimonio - racconta Marco "Morgan" Castoldi, cantautore e artista - Potremmo essere i più ricchi del mondo se solo ci accorgessimo di quello che abbiamo"
Le parole e le note di Morgan - in dialogo con l'ingegnere e imprenditore Arturo Artom, fondatore del "Cenacolo Artom" - hanno portato al Festival il significato del talento e la prova che le relazioni tra talenti, tra scienza, tecnica e scienze umane non può che produrre un futuro migliore per l'umanità.