Archivio Nazionale Cinema Impresa partecipa al Festival con una rassegna di incontri dal titolo: Euforia.
C’è stato momento nello scorso secolo in cui il futuro sembrava a portata di mano e, del progresso, se ne esaltava la novità – una fede sincera nella capacità di inventare, nei modi sempre più efficienti della tecnologia e della scienza, in una vita migliore, senza rischio. Se, come sostiene Henry Ford, l'entusiasmo è alla base di tutti i progressi, la società tutta pareva esserne coinvolta: l’intellettuale come l’uomo della strada, così come le casalinghe, gli operai e gli imprenditori. Un’idea di futuro, un modo di pensare al domani, che si è impressa nei film prodotti delle imprese e che oggi si trasformano in preziose fonti per comprendere il Novecento.
La religione del progresso
con Silvio Saffirio
VENERDÌ 8 NOVEMBRE ORE 17.00
Geodetica cortile - Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi, 24
Proiezioni:
- Non è più un sogno (Fiat, 1932, 4’ 37”)
- Invito a Torino. III Salone della Tecnica (1953, 3’)
- Treno del sole (Ferrovie dello Stato, 1953, 11’)
- Frigoriferi Fiat (Fiat, 1964, 1’05)
- Sapone Zignago (Zignago, 1965, 2’28’’)
- Lambretta (Innocenti, 1962, 1’ 36”)
- Stasera mi butto (Moplen, 1968, 2'22')
- Operazione antimacchia (Marzotto, 1968, 2’ 24”)
- Valentine (Olivetti, 1969, 1'07'')
- Cosmotronic (Olivetti, 1970, 5'50'')
- Cosa mi manca (Peroni, 1972, 30'')
- Abitualmente vesto Marzotto (Marzotto, 1973, 2’16’’)
- Facis Giornalisti (GFT, 1973, 2’19’’)
- Tempo di Coca Cola (1973, 34”)
La zuppa del demonio (Davide Ferrario, 2014, 80’)
con Davide Ferrario
SABATO 9 NOVEMBRE ORE 16.00
Geodetica cortile - Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi, 24
Il tempio del lavoro
con Giovanni Ferrero
DOMENICA 10 NOVEMBRE ORE 16.00
Geodetica cortile - Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi, 24
Proiezioni:
- Il grande paese d'acciaio (Ermanno Olmi, 1960, 10’)
- I nuovi stabilimenti Fiat Mirafiori (Mario Gromo, 1941, 15’)
- Il pianeta acciaio (Emilio Marsili, 1962, 18’)
- Centrale elettronucleare “Enrico Fermi” (1964, 21’)