La Convention della community degli ex-allievi al Festival con due ospiti d’eccezione: Walter Rolfo e Samantha Cristoforetti
Niente è impossibile. Soprattutto se ci si supporta mettendo a sistema le risorse. Può essere questo lo slogan che ben riassume la Convention Alumni PoliTo di oggi alle Officine Grandi Riparazioni.
In un contesto nel quale la crisi delle competenze è sempre più un ostacolo a un inserimento diretto dei laureati nel mondo del lavoro, con un influsso finale negativo sullo sviluppo stesso della società, che ha invece necessità di competenze di alto livello, il Politecnico di Torino e la sua comunità di ex-allievi Alumni PoliTO lanciano un nuovo corso della loro collaborazione, aprendo alla città la Convention annuale dell’Associazione, che quest’anno si inserisce nel quadro del Festival della Tecnologia.
Ex-allievi intesi quindi come nuovi “ambasciatori” del Politecnico nel mondo, ma anche come membri di una comunità tangibile e coesa, nell’ambito della quale trovare reciproco aiuto e stimolo per realizzare i propri progetti di lavoro e di vita: è questo il senso della nuova community Alumni PoliTo, che è stata presentata questa mattina alle Officine Grandi Riparazioni, con il Presidente Felice Vai, che ha aperto la giornata insieme al Rettore del Politecnico Guido Saracco.
“Abbiamo la responsabilità di metterci a sevizio di un Ateneo che formerà le nuove generazioni: insieme possiamo contribuire a far crescere il Paese”, ricorda il Presidente Vai.
Due gli ospiti chiamati a ispirare gli Alumni. Per primo è intervenuto Walter Rolfo, anche lui ex-allievo dell’Ateneo, che ha presentato "L'Arte di Realizzare l'Impossibile": un viaggio nella mente umana in cui gli spettatori hanno scoperto come abolire il "non si può fare" dal proprio stile di vita e trasformare l’"Impossible" in “I’m possible”.
È seguito l’intervento di Samantha Cristoforetti, sul tema "Esplorazione umana dello spazio: presente e futuro": partendo dall’avvio del suo percorso di addestramento che l'ha portata, dal bando astronauti europei del 2008, fino all'esperienza nello spazio, l’astronauta ESA ha anticipato i progetti futuri per le missioni spaziali, come la missione Artemis sulla superficie lunare. “L'Europa e la stessa Torino sono estremamente importanti per la costruzione di strumentazione e moduli necessari ai progetti legati all'esplorazione spaziale”.
Per il Politecnico, la Convention è stata l’occasione per lanciare un grande progetto, per il quale l’Ateneo chiede la collaborazione di tutta la community dei suoi ex-allievi, ma non solo: la possibilità di contribuire direttamente al cambiamento che l’Ateneo può generare nella società con le sue attività di didattica, ricerca e innovazione sostenendo progetti e iniziative concrete.
“Sono convinto che solo facendo massa critica e mettendo a sistema le nostre risorse e competenze con quelle dei nostri Alumni, delle Associazioni, dei professionisti e di tutti i cittadini che credono nella ricerca e nell’alta formazione potremo creare un impatto effettivo sulla società”, commenta il Rettore Guido Saracco.
La registrazione integrale dell'incontro