L’ex allievo Elkann dialoga con gli studenti del Politecnico
“Come quando Torino ha dovuto rinunciare al suo ruolo di capitale e ha saputo reinventarsi, sono convinto che la nostra città riesca sempre a riemergere da situazioni difficili, anche grazie alle eccellenze del suo territorio”. John Elkann, Presidente di Exor, FCA e Ferrari, ex studente del Politecnico negli anni 2000, interviene durante il primo giorno del Festival dialogando con gli studenti di oggi: Francesca Colagrossi dell'area Design di Mirafiori, Adriano Aimar di Architettura e Marco Taddeo di Ingegneria informatica.
L’incontro, moderato dalla giornalista di RaiUno Barbara Carfagna, ha posto al centro della discussione il rapporto tra la tecnologia, il suo sviluppo sempre più incessante e, soprattutto, la sua ulteriore evoluzione. Proprio su questo punto, Elkann ha evidenziato le sfide per il prossimo decennio: la produzione di auto senza conducente e un nuovo modo di pensare il trasporto merci. Tanti i temi sul tavolo, affrontati da Elkann in dialogo con i giovani di oggi: la guida assistita, quella autonoma e la fine della propulsione a scoppio.
Su questi fronti, il Presidente di FCA ha voluto esprimere il proprio orgoglio per il primo prototipo frutto della collaborazione tra Fiat Chrysler e Google. Grazie all’accordo siglato nel 2016, infatti, sono stati prodotti i primi van senza guidatore, unendo le conoscenze meccaniche di Fiat e la tecnologia driveless di Waymo, un progetto del colosso americano di internet.
Questo non è l’unico progetto in cantiere, le fusioni portate portate a termine negli ultimi anni stanno per intervenire su molti aspetti nel mondo dei trasporti: “Abbiamo stretto accordi con Chrysler e Opel per poter investire risorse in maniera massiccia, potendo poi suddividere i fondi su più modelli”. In questa ottica, l’annuncio della fusione tra FCA e il gruppo francese PSA - che controlla Peugeot e Citroen - secondo Elkann rappresenta un ulteriore sforzo per innovare il mercato della mobilità.
Ma da chi potrebbe arrivare l’innovazione? John Elkann pensa che i protagonisti indiscussi del futuro saranno i giovani con caratteristiche ben precise: “C’è bisogno di intraprendenza, di coraggio, sia da parte delle istituzioni come il Politecnico, sia da parte degli studenti che, come me qualche anno fa, vivono questo Ateneo a 360 gradi”.
Ripercorrendo i suoi anni da studente, Elkann ha ricordato come proprio l’ambiente accademico lo abbia stimolato in un percorso di studi diverso da quello manageriale prospettatogli dalla sua famiglia: “Sono stato fortunato a non aver subito pressioni. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con ambiti sperimentali come la scienza, ma anche con il mondo dell’informazione. Ricordo con grande piacere il periodo in cui sono stato direttore della Scheggia, la rivista del Politecnico”.
Tra passato, presente e futuro, Elkann ha concluso l’incontro ricordando che lo sviluppo tecnologico e l’istruzione sono le vie da perseguire in futuro, senza dimenticare il fattore umano, in grado di stravolgere la storia: il coraggio di fare scelte difficili, abbandonando la propria zona di comfort.
Vincenzo Nasto (futura.news)