Pierluigi Fagan: la tecnologia è il futuro del mondo

"Oggi siamo arrivati a una dimensione della complessità - spiega il saggista Pierluigi Fagan - tale per cui accanto all'insegnamento dei saperi cosiddetti verticali si dovrebbero affinacare i saperi orizzontali".

Al festival arriva una lezione di Fagan, esperto di complessità, sulla tecnologia vita come una delle cinque variabili principali che contribuiranno ad articolare il futuro del mondo, insieme a socio-politica, economico-finanziaria, geopolitica e ambientale.

Gli scenari della transizione energetica

All'Auditorium dell'Energy Center del Politecnico, introdotti da Stefano Besseghini (Presidente dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e moderati dal Direttore del quotidiano La Stampa Maurizio Molinari, si ritrovano Giuseppe Bergesio (Amministratore Delegato di IREN), Gian Piero Celata (Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche ENEA), Manlio Coviello (Presidente di Terna Plus), Camilla Palladino (Vice Presidente esecutivo Corporate Strategy SNAM), Frances

Intervista ad Antonio Navarra

Il clima è diventato una delle questioni più “calde” di questi tempi, passando da un’oscura disputa scientifica allo status di questione geopolitica globale, ma il concetto di clima in sé è un concetto sofisticato che non corrisponde all’idea statica, intuitiva, che usiamo nella vita di tutti i giorni.

"Questa Terra è l'unica che abbiamo", Luca Mercalli al Festival

Nella storia dell'industria dagli albori dalla fine del '700 a oggi, l'umanità non ha sempre creato gravi danni al pianeta. Negli ultimi 50 anni la situazione è peggiorata e rischia di essere irreversibile: dobbiamo studiare nuove soluzioni per salvare la Terra e l'umanità.

"La tecnologia in parte è la causa dei problemi che abbiamo creato all'ambiente - spiega al Festival il giornalista e meteorologo Luca Mercalli - ma è anche la soluzione".

 

Roboetica: una riflessione sugli aspetti etici, legali e sociali dei robot

La robotica promette di affrancare l’umanità dalla fatica e contribuire ad una nuova era di progresso, ma apre anche nuove sfide etiche e sociali che è urgente affrontare. Dai robot di servizio, che sconvolgeranno il mercato del lavoro, alle auto senza pilota, che cambieranno il modello di trasporto, per finire con i robot militari che metteranno a rischio la sopravvivenza stessa dell’umanità, come progettare robot che rispettino i principi etici di benevolenza, non maleficenza, rispetto per l’autonomia e giustizia, anche in contesti di incertezza?