Il giornalismo del futuro al Festival

Come sarà il giornalismo del futuro? Come ci informeremo?

L'intelligenza artificiale sostituirà i giornalisti nelle redazioni?

Al Festival ne hanno parlato:

Politecnico Aperto

L’iniziativa Politecnico Aperto, con più di 120 attività e incontri, ha permesso ai partecipanti di conoscere – tra i tanti temi affrontati - le applicazioni di realtà virtuale in settori come la robotica e l’industria 4.0, le sperimentazioni per l'urbanistica del futuro, le soluzioni per una mobilità autonoma e sostenibile.

Tra le attività di ricerca presentate, anche le prospettive di robot umanoidi e umani robotizzati, la robotica di servizio, la salvaguardia dell'ambiente.

Il futuro del lavoro e della formazione

Quali sono le sfide e le opportunità per il futuro del lavoro e della formazione? E quale impatto ha la tecnologia? Due importanti osservatori, come l’European Training Foundation e l’International Training Centre dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, raccontano le esperienze di successo verso una trasformazione sostenibile e inclusiva del mondo del lavoro e della formazione, focalizzandosi su come cambiano i paradigmi e su quali sono oggi le competenze richieste per affrontare le sfide che ci attendono.

L'intelligenza artificiale entra in classe

L'innovazione nel campo dell'educazione passa dal miglioramento delle strutture e dalla formazione degli insegnanti.

Al Festival Tommaso Agasisti - docente del Politecnico di Milano - e Marco Zappalorto - Fondatore e Chief Executive della fondazione Nesta Italia -, moderati da Lorenzo Benussi, parlano dell'importanza dell'ingresso delle tecnologie nelle scuole e nelle singole classi del nostro Paese, per permettere agli studenti di affrontare, con maggiore convinzione e strumenti migliori, le sfide del mondo di domani.

Le caserme come risorsa per la città

Le caserme, un tempo luogo di ricerca tecnologica e sperimentazione d’avanguardia - delle tecniche di guerra e difesa, delle armi, dell’arte di costruire e tanto altro - dopo aver fatto il loro tempo, oggi sono in parte sottoutilizzate o dismesse, ma possono diventare una risorsa per fare sperimentazioni su nuovi modi di vita e su nuove possibilità di fruire gli spazi della città.

Perché è difficile prevedere il futuro?

I Big Data e gli strumenti per analizzarli consentono di prevedere molti eventi del quotidiano, come il traffico. Tuttavia, non possiamo ancora predire fenomeni complessi come gli andamenti dell’economia, il prossimo terremoto, i grandi avvenimenti sociali e politici. L’affinamento di tecniche e dati renderanno anche queste previsioni più attendibili, ma l'elemento umano rimane imprescindibile.