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Come funziona?

Come insegnare la tecnologia ai vari livelli di istruzione? È sufficiente spiegare i principi e i metodi per il progetto e la realizzazione di specifiche tecniche o è opportuno fare un discorso più ampio? Nel secondo caso, a partire da quale livello di istruzione? E in ambito umanistico, dove spesso la tecnologia è assente, come e quando introdurla, in modo da rafforzare il dialogo tra le cosiddette "due culture"?

Ospiti

Sandra Cortesi

È direttrice del team di ricerca “Youth and Media” del Berkman Klein Center for Internet & Society dell’Università di Harvard, dove si occupa di ricerche relative al rapporto delle nuove generazioni con i media e coordina la collaborazione tra il Berkman Klein Center e l'UNICEF.

Con il team “Youth and Media” ricerca modi innovativi per affrontare le sfide sociali nel mondo digitale.

Sebastiano Foti

Docente di Geotecnica sismica e vice Rettore per la Didattica al Politecnico di Torino

Andrea Gavosto

Dal 2008 è Direttore della Fondazione  Agnelli, specializzata nella ricerca su istruzione e formazione attraverso regolari rapporti sullo stato della scuola e dell'università in Italia.

In precedenza è stato Chief Economist del Gruppo Fiat e di Telecom Italia e ha lavorato presso il Servizio Studi della Banca d'Italia.

È autore di molteplici pubblicazioni scientifiche nel campo della macroeconomia, dell'economia del lavoro e dell’economia dell’istruzione, nonché di numerosi articoli e commenti sui principali quotidiani nazionali.

Béla Kapossy

Professore associato di Storia all'Università di Losanna ed è direttore del College of Humanities dell'EPFL.

Si può definire uno storico con un forte interesse per le idee politiche ed economiche che hanno plasmato l'era moderna, e i suoi studi indagano le nuove tecnologie e le questioni sociali, etiche e filosofiche che quest’ultime sollevano.

È autore di Iselin contra Rousseau: Sociable Patriotism and the History of Mankind, e con Richard Whatmore, direttore di “Emer de Vattel: The Law of Nations”.

Fabrizio Manca

Direttore generale di ruolo del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dal  settembre 2014 dirige l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte.

Nato a Cagliari, città dove ha svolto gli studi fino alla laurea in giurisprudenza, conseguita con il massimo dei voti e la lode.