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Spettacoli

C’è stato momento nello scorso secolo in cui il futuro sembrava a portata di mano e, del progresso, se ne esaltava la novità – una fede sincera nella capacità di inventare, nei modi sempre più efficienti della tecnologia e della scienza, in una vita migliore, senza rischio. Se, come sostiene Henry Ford, l'entusiasmo è alla base di tutti i progressi, la società tutta pareva esserne coinvolta: l’intellettuale come l’uomo della strada, così come le casalinghe, gli operai e gli imprenditori. Un’idea di futuro, un modo di pensare al domani, che si è impressa nei film prodotti delle imprese e che oggi si trasformano in preziose fonti per comprendere il Novecento.

Proiezioni:

Il grande paese d'acciaio (Ermanno Olmi, 1960, 10’)

I nuovi stabilimenti Fiat Mirafiori (Mario Gromo, 1941, 15’)

Il pianeta acciaio (Emilio Marsili, 1962, 18’)

Centrale elettronucleare “Enrico Fermi” (1964, 21’)

 

Un particolare ringraziamento a Centro Storico Fiat, Fondazione Ferrovie dello Stato, Archivio Storico Ansaldo, Edison, Eni, Associazione Archivio Storico Olivetti, Archivio Storico Birra Peroni, Archivio Storico Enea, Archivio Storico Marzotto, Archivio di Stato di Torino.

Introduce

Giovanni Ferrero

Ingegnere elettronico, si occupa di bioingegneria, poi di informatica, organizzazione e comunicazione presso la Provincia di Torino e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

È stato Direttore Amministrativo dell’Università di Torino. Attualmente è Presidente di ISMEL – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali.

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