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Sessioni

La città di Dio

Nella Città di Dio Agostino si chiedeva: l’umanità sta andando nella direzione giusta? Molti risponderebbero di no, spesso richiamandosi a una pretesa azione demoniaca della tecnica. Io risponderei di sì, perché la tecnica non è magia, ma umanità. Non c’è umano senza tecnica, e nella tecnica, che si dispiega nella storia, possiamo indovinare il nostro senso e il nostro destino di esseri umani.

 

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro.

Conoscenza, innovazione e intraprendenza per cambiare il mondo

L'ex allievo del Politecnico di Torino John Elkann dialoga con gli studenti di oggi. Grandi temi e nuove sfide si intersecano sullo sfondo della  rivoluzione Tech che investe l'automobile e non solo.

Disegni dal vivo a cura di Joshua Held.

Concerto: Linguaggi, il Coro PoliEtnico sfida il jazz

Una produzione di PoliEtnico, il coro del Politecnico di Torino.

Giorgio Guiot e Dario Ribechi (direttori), Guido Canavese (pianoforte), Stefano Risso (contrabbasso), Donato Stolfi (batteria) e Gianni Virone (fiati).


PoliEtnico è il coro del Politecnico di Torino, nato nel 2013 dall'idea di due docenti, Giorgio Guiot e Dario Ribechi, di proporre laboratori di canto, a cui aderirono circa 30 studenti dell'Ateneo.

Lezione inaugurale e Cerimonia di conferimento della Laurea ad honorem in Ingegneria Gestionale al Prof. Joseph Stiglitz

Saluti del prof. Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino e curatore del Festival

Introducono i co-curatori del Festival, prof. Juan Carlos De Martin, Delegato del Rettore per Cultura e Comunicazione, e Luca De Biase, giornalista e saggista

Laudatio a cura del prof. Carlo Cambini, Coordinatore del Collegio di Ingegneria Gestionale

Lectio magistralis del prof. Joseph Stiglitz: “Tecnologia e diseguaglianza”

 

Processo alla tecnologia

Dopo quattro giorni dedicati al grande tema del rapporto tra tecnologia e società è il momento di tirare le fila. Lo faremo dedicando l'incontro conclusivo del Festival a un Processo alla Tecnologia: l'Accusa e la Difesa cercheranno di convincere tre giudici d'eccezione della bontà delle loro tesi rispettivamente contro e a favore della tecnologia. Quale sarà il verdetto?

Disegni dal vivo a cura di Joshua Held

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro.

"La Zebra e lo Scienziato"

Un’esperienza multimediale che racchiude in sé la volontà di creare le premesse per una nuova percezione del teatro di prosa.

Lo spettacolo, ispirato alla vita del torinese Gustavo Colonnetti, grande ingegnere e Direttore del Politecnico dal 1922 al 1925, segue il destino dei due protagonisti - ”La zebra” e “Lo scienziato” appunto - dalla cui storia d’amore ha inizio la narrazione sull'essenza del conflitto storico, evidenziando i meccanismi sociali, culturali, politici che ne sono alla base.

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro.

Uno e uno fa tre

Come riconciliare la tecnologia con la natura? Come facilitare l'avvento di un nuovo umanesimo, un mondo basato su uno sviluppo sostenibile e su scelte responsabili? E' tempo di darsi come obiettivo la costruzione del Terzo Paradiso, che viene dopo il paradiso della comunione con la natura e dopo l'attuale paradiso artificiale. Una terza fase dell’umanità che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura.

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro.

Tecnologia a servizio della comunità

Il processo evolutivo nella storia del mondo passa dallo sviluppo tecnologico, motore fondamentale per un cambio di modello o per un forte avanzamento di una società. Non possiamo pensare di chiudere le porte alle nuove scoperte tecnologiche, la nostalgia non ci aiuterà ad andare avanti. Anche se la velocità dello sviluppo tech degli ultimi 50 anni spaventa molto, poiché intergenerazionale, non sempre controllabile e perché spesso sostituisce strumenti di servizio di uso comune o quotidiano.

Libertà come servitù o libertà come servizio?

Le piattaforme digitali e i servizi algoritmici incrementano la nostra autonomia e indipendenza come dichiarato dai loro ideatori e sostenitori, oppure producono nuove e pericolose dipendenze? Si può parlare di sovranità e indipendenza nazionale o Europea escludendo la sovranità tecnologica? È possibile che - troppo entusiasti delle prospettive di una società automatizzata e cibernetica - stiamo trascurando i rischi e le dipendenze che ne derivano?

Incontro in lingua inglese con traduzione simultanea.